La Fed e la Banca Centrale Europea taglieranno i tassi a settembre, afferma Morgan Stanley

Il presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell pronuncia le sue osservazioni durante una conferenza stampa in seguito all’annuncio che la Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi di interesse, a Washington, negli Stati Uniti, il 12 giugno 2024.

Evelyn Hockstein | Reuters

La Federal Reserve americana e la Banca Centrale Europea potrebbero procedere a tagliare i tassi di interesse a settembre poiché i dati chiave forniscono ulteriori segnali che l’inflazione si sta raffreddando negli Stati Uniti e nella zona euro, ha detto venerdì uno stratega di Morgan Stanley.

Andrew Sheets, amministratore delegato e responsabile della strategia cross-asset, ha dichiarato alla CNBC che la banca è diventata ottimista riguardo alla prospettiva di doppi tagli, alla luce del recente indice dei prezzi al consumo e dei dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti e in Europa.

“Siamo più ottimisti sul fatto che sia la Fed che la BCE taglieranno i tassi a settembre”, ha dettoSquawk Box Europa.”

Le due banche centrali hanno mostrato segnali di divergenza nella politica monetaria all’inizio di questo mese, quando la BCE ha attuato il suo primo taglio dei tassi di interesse in quasi cinque anni, mentre la Fed ha insistito sul fatto che l’inflazione statunitense rimane troppo elevata per compiere un passo simile.

“È comprensibile che queste banche centrali non vogliano impegnarsi anticipatamente. Non vogliono sembrare eccessivamente compiacenti riguardo ai rischi di inflazione”, ha affermato Sheets.

“Ma pensiamo che i dati che la Bce vedrà entro settembre riguardino l’inflazione [is] continuando a moderare. E penso che, per la Fed, l’inflazione continui a scendere”, ha aggiunto.

L’inflazione della zona euro ha sorpreso al rialzo a maggio, aumentando di 0,2 punti percentuali su base mensile fino a raggiungere il 2,6%. Erano previste fluttuazioni, a causa degli effetti base del mercato energetico e della riduzione del sostegno governativo in tutto il blocco.

L’inflazione statunitense, nel frattempo, è rimasta stabile a maggio, ma è aumentata del 3,3% rispetto a un anno fa, l’ultima data IPC i dati sono stati mostrati all’inizio di questo mese. Si tratta di un miglioramento rispetto al guadagno mensile dello 0,1% previsto dagli economisti.

I mercati stanno ora prestando attenzione all’indice dei prezzi delle spese per consumi personali di maggio, l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, previsto venerdì mattina.

Gli analisti si aspettano che il PCE principale rimanga invariato da aprile e superiore del 2,6% su base annua. Escludendo la volatilità dei prezzi di cibo ed energia, si prevede che il PCE core aumenterà dello 0,1% su base mensile, cosa che secondo Sheets è in linea con le sue aspettative.

La maggioranza degli economisti intervistato da Reuters ora prevediamo che la Fed taglierà i tassi di interesse dall’attuale range del 5,25% al ​​5,50% questo settembre, con un ulteriore taglio previsto più avanti nel corso dell’anno. Anche la BCE lo è previsto tagliare i tassi a settembre e dicembre.

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